Case-Ih: benefiche eredità

La gamma “Farmall” di Case Ih vanta tradizioni centenarie ed è strutturata sulla base di due serie, “A” e “C”, che mettono a disposizione 14 modelli tesi a soddisfare le esigenze operative delle piccole e medie aziende.

Discendente diretta di un’eccellenza trattoristica nata negli Stati Uniti negli Anni 20 del secolo scorso, la gamma “Farmall” di Case Ih ripropone oggi in chiave moderna e attualizzata, tutte le prerogative che resero gli omonimi trattori prodotti da International Harvester dal 1923 delle vere e proprie leggende su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico. Solidità, maneggevolezza e bassi consumi in primis, doti che non hanno mai sacrificato le prestazioni e che Case Ih ha accentuato di generazione in generazione arrivando oggi a proporre trattori caratterizzati da rapporti qualità/prezzo/contenuti assolutamente concorrenziali. Un aspetto, quest’ultimo, che spesso fa la differenza quando un operatore deve decidere l’acquisto di un trattore e che sui “Farmall” di più recente progettazione è stato declinato differenziando l’offerta in funzione di specifiche esigenze operative.

Simili, ma non uguali


Due in effetti le linee di prodotto, “A” e “C”, con la prima che in base alle architetture motoristiche, tre o quattro cilindri, si divide a sua volta di due famiglie di macchine i cui profili di missione sono differenziati da dimensioni, masse, prestazioni e contenuti. Alla base dell’offerta i “Farmall A” da 55, 65 e 75 cavalli di potenza, tre mezzi forti di un design moderno sotto il quale si cela una grande semplicità costruttiva, tale da permette loro di essere gestiti anche da personale in via di formazione e ideale nel caso le macchine siano destinate al noleggio. Trattori basici quindi, ma con tutte le caratteristiche tipiche delle macchine più attuali, a partire dai motori Fpt Industrial a tre cilindri da due litri e 900 centimetri cubi alla cui sovralimentazione provvede un sistema turbo/intercooler che affianca un impianto common rail ad alta pressione. Emissionati stage V attraverso sistemi egr di ultima generazione, esterni e refrigerati quindi, i propulsori erogano le loro tarature massime a mille 900 giri, così da assicurare curve di coppia lineari e progressive che concorrono a ridurre i consumi di carburante, dote quest’ultima condivisa peraltro anche dalle unità che equipaggiano i quattro modelli più prestazionali denominati “85 A”, “95 A”, “105 A” e “115 A”.

Equipaggiati anch’essi con motorizzazioni Fpt Industrial, ma in questo caso in un’architettura a quattro cilindri che dà vita a una cubatura di tre litri e 400 centimetri cubi, propongono potenze massime che spaziano dagli 86 ai 114 cavalli e coppie massime comprese tra i 351 e 457 newtonmetro, erogate sempre e comunque a mille 500 giri e quindi foriere di ridotti assorbimenti energetici. Comune a tutti i modelli “Farmall A” invece la presenza di serie di una trasmissione meccanica sincronizzata a tre gamme e quattro marce che mette a disposizione 12 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, gruppo integrabile in via opzionale con un inversore elettroidraulico e con un super riduttore operante sulle due gamme basse che eleva le velocità disponibili a 20+12.

Così configurati, i “Farmall A” di Case Ih sono quindi in grado di affrontare con successo dalle attività di manutenzione aziendale fino alle applicazioni foraggere, ambiti nei quali possono peraltro giovarsi di angoli di volta in grado di raggiungere i 50 gradi e di un impianto idraulico che mette a disposizione fino a 47 litri al minuto per alimentare tre distributori ausiliari e sollevatori posteriori che assicurano portate massime di due mila e 700 chili, sui modelli a tre cilindri, e di tre mila 565 chili sulle versioni a quattro cilindri.
Due infine le prese di forza, con quella da 540 giri e quella sincronizzata cambio offerte di serie con l’innesto meccanico e la possibilità di sostituire la prima con una presa capace di operare anche a 750 giri o mille giri al minuto, così come è opzionale anche un innesto servoassistito che si rileva prezioso quando le macchine lavorano su parcelle ridotte che richiedono continue manovre di attacco e stacco dell’attrezzatura.

I “C” in sette modelli


Le attività condotte in spazi contenuti sono peraltro il principale focus operativo dei “Farmall C”, sette modelli espressamente progettati per operante in ambito zootecnico e orticolo, dove si privilegiano la compattezza delle dimensioni e il peso contenuto, in funzione di una manovrabilità che permette alle macchine di realizzare raggi di volta inferiori ai tre metri e 80 centimetri e un rapporto peso/potenza che raggiunge i 31 chili e mezzo per cavallo. Ciò grazie anche all’adozione da parte dei tecnici Case Ih di motorizzazioni Fpt Industrial a quattro cilindri da tre litri e 400 di cubatura, le cui tarature spaziano dai 58 cavalli della versione d’attacco “Farmall 55 C” ai 114 cavalli del più prestazionale “Farmall 115 C”, operanti congiuntamente a una trasmissione base meccanica a tre gamme e quattro marche che realizza 12 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro.

Il gruppo è però integrabile in via opzionale, come per i “Farmall A”, con un inversore elettroidraulico, con un super riduttore e, esclusività dei “Farmall C”, con un powershift a due stadi, tutte soluzioni che nella loro forma più evoluta arrivano a realizzare una trasmissione a 24 rapporti in avanti e altrettanti indietro. Sono tutti innestabili elettroidraulicamente e selezionabili a pulsante all’interno della stessa gamma. Coerenti con un profilo di missione orientato alla multifunzionalità anche gli impianti idraulici sdoppiati che mettono a disposizione 84 o 100 litri di olio al minuto, a seconda del modello, destinati ad alimentare fino a cinque distributori ausiliari e un sollevatore posteriore da due mila e 500 o quattro mila e 400 chili di portata massima.

Comfort di classe superiore

L’intera gamma “Farmall” di Case Ih è equipaggiata con cabine mutuate dalle macchine di classe superiore e quindi in grado di offrire standard di comfort, silenziosità ed ergonomia non usuali su dei trattori basici. L’accesso ai vani è inoltre agevolato da sportelli di vetro ad ampia apertura e da gradini anti-scivolo che rendono sicure le discese dal trattore. Razionale poi la distribuzione dei comandi primari, posizionati in modo da renderli sempre facilmente raggiungibili, mentre la presenza di ampie pannellature atermiche e la collocazione del tubo di scarico a fianco del montante anteriore destro assicura la massima visibilità dell’area di lavoro, anche nel caso si impieghino eventuali caricatori frontali.

Tradizione centenaria

I primi “Farmall” nacquero nel 1923, subito dopo la Prima Guerra Mondiale, quando i progettisti di International Harvester Company, negli Stati Uniti, iniziarono a sviluppare un trattore leggero e versatile in grado di soddisfare le esigenze di meccanizzazione dell’agricoltura statunitense, a quel tempo ancora largamente di stampo familiare. L’obiettivo fu pienamente raggiunto e assieme ai bassi costi di acquisto e di esercizio decretò il successo delle macchine, permettendo loro di vivere da protagoniste gli anni che separarono la Prima Guerra Mondiale dalla Seconda. Poco prima di quest’ultimo conflitto, International Harvester decise peraltro di rivedere completamente i suoi “Farmall”, rinnovandone il design e avviando una lunga serie di upgrade tecnici che coinvolsero i motori, le prese di forza e le trasmissioni. Ciò fece prolificare la gamma al punto da costringere la Casa a individuare mediante lettere dell’alfabeto le varie versioni. Le sigle “Cub”, “A”, “B”, “C”, “H” e “M” diventarono quindi famose tra agli agricoltori di tutto il Mondo, complice il fatto che nel frattempo International Harvester inizò a produrre i “Farmall” anche in Messico, in Gran Bretagna, in Germania, in Australia e in Francia. La versione “Farmall Cub” da 12 cavalli di potenza divenne così molto popolare tra le piccole aziende agricole del Vecchio Continente, mentre in quelle più grandi trovarono posto i modelli “H” e “M”. Nonostante il forte successo commerciale, l’intera gamma “Farmall” uscì di scena nel primo decennio dopo la Seconda Guerra Mondiale quando la produzione fu interrotta a causa vicissitudini che coinvolsero il Marchio. Nel 2011 però il recupero da parte di Case Ih sia della denominazione sia delle caratteristiche tecniche che decretarono il successo delle prime macchine.

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